Vincitrici del 1° concorso Le donne nell'arte del flambè
Con il dinner di gala e la spettacolare “Parata della lampade” che ha visto impegnate 16 donne maître di tutt’Italia (hanno preparato speciali crepes flambate con grappa Nonino), è terminata la prima edizione de “Le Donne nell’Arte del Flambé” organizzata dall’AMIRA, l’associazione nazionale dei maître che ha voluto rendere onore e merito alle donne, proprio in concomitanza con la Giornata Internazionale a loro dedicata, sotto l’aspetto dell’alta professionalità.
Una sfida di cucina alla fiamma, svoltasi al Grand Hotel Astoria, con la partecipazione di maître professioniste, aspirantimaître e studentesse di istituti alberghieri.
Alla finale di Grado sono giunte 10 squadre e a trionfare dopo un tourbillon di sapori, gusti, profumi e tanta professionalità, anche da parte delle più giovani, con l’utilizzo di tanti prodotti delle rispettive terre. Vincitrice è stata la squadra della Sicilia Orientale con due studentesse che hanno dimostrato di avere sicuramente dinanzi a loro un grande futuro. Dietro a loro sul podio la squadra della Sezione Trieste-Gorizia e quella del Trentino Alto Adige.
Ma in generale è stata la vittoria della donna poiché tutte indistintamente hanno palesato la loro preparazione, pur se c’è stata qualche evidente timidezza da parte di alcune delle più giovani. La giuria era tutta composta da donne, tranne il presidente, ruolo che, in carenza di donne grande maestro, così come previsto dal regolamento, è stato ricoperto dal Cancelliere dei Grandi Maestri, Valerio Beltrami.
Nel corso della serata, forse pensando anche al futuro e alla seconda edizione della manifestazione (potrebbe essere stabilito che sia Grado la sede fissa dell’evento), l’AMIRA ha proceduto, con visibile commozione da parte delle elette, a nominate due donne maître a Grande Maestra della ristorazione, Pierrette Rassatti e Marcellina Scaramuzza.
Un ruolo, quello dei maître che logicamente non si limita alla preparazione flambé dinnanzi ai commensali ma che, soprattutto, rappresenta la vera accoglienza al turista. Anche per questo motivo nel corso delle due giornate di gara si è fatto molto riferimento proprio all’accoglienza e pure al Bon ton, non tralasciando però l’illustrazione, la promozione e l’utilizzo di specifici prodotti dei singoli territori.
Una sfida di cucina alla fiamma, svoltasi al Grand Hotel Astoria, con la partecipazione di maître professioniste, aspirantimaître e studentesse di istituti alberghieri.
Alla finale di Grado sono giunte 10 squadre e a trionfare dopo un tourbillon di sapori, gusti, profumi e tanta professionalità, anche da parte delle più giovani, con l’utilizzo di tanti prodotti delle rispettive terre. Vincitrice è stata la squadra della Sicilia Orientale con due studentesse che hanno dimostrato di avere sicuramente dinanzi a loro un grande futuro. Dietro a loro sul podio la squadra della Sezione Trieste-Gorizia e quella del Trentino Alto Adige.
Ma in generale è stata la vittoria della donna poiché tutte indistintamente hanno palesato la loro preparazione, pur se c’è stata qualche evidente timidezza da parte di alcune delle più giovani. La giuria era tutta composta da donne, tranne il presidente, ruolo che, in carenza di donne grande maestro, così come previsto dal regolamento, è stato ricoperto dal Cancelliere dei Grandi Maestri, Valerio Beltrami.
Nel corso della serata, forse pensando anche al futuro e alla seconda edizione della manifestazione (potrebbe essere stabilito che sia Grado la sede fissa dell’evento), l’AMIRA ha proceduto, con visibile commozione da parte delle elette, a nominate due donne maître a Grande Maestra della ristorazione, Pierrette Rassatti e Marcellina Scaramuzza.
Un ruolo, quello dei maître che logicamente non si limita alla preparazione flambé dinnanzi ai commensali ma che, soprattutto, rappresenta la vera accoglienza al turista. Anche per questo motivo nel corso delle due giornate di gara si è fatto molto riferimento proprio all’accoglienza e pure al Bon ton, non tralasciando però l’illustrazione, la promozione e l’utilizzo di specifici prodotti dei singoli territori.
RISULTATI
Prima Class. Sicilia Orientale con le studentesse Adriana Scurra e Desirée Florio con gli “Spaghetti cca masculina da magghia e finucchieddu rizzu”, una rivisitazione della famosa pasta con le sarde, abbinati a un Afrodite Etna bianco doc.
Seconda class. Sezione Trieste-Udine - tre donne triestine: la maître Jessica Carazzato e la sommelier Francesca Rosiello (operano entrambe a Grado) e la studentessa allo Ial di Monfalcone Laura Brunettin, con "Le tagliatelle con masurin (germano reale) e capesante al profumo di Il merlot di Nonino abbinato al pinot nero Masut da rive
Terza class. Trentino Alto Adige (Alice Ruggiero e Lidia Chini con sommelier Elisabetta Funes) che ha proposto “Le mezzelune di pasta fresca con ripieno di formaggella di malga e miele di tarassaco, in salsa di speck e porcini” abbinati al Maso Martis Rosè Trentodoc brut rosé millesimato.
Quarta classificata: Ticino
Quinta classifficata: Milano
Le altre tutte ex aequo: Verbania, Sicilia occidentale, Sardegna, Calabria e la sezione di Udine con le studentesse dello Stringher Erica Toller e Giada Bergamasco
Premi speciali:
Trofeo Maria Luisa Speri a Silvia Dilario della Sezione di Verbania per l’eleganza e la professionalità
Premio del pubblico: prima giornata Sezione Ticino
Premio del pubblico: seconda giornata Sardegna
Premio della stampa: Milano
Premio Nonino: Sardegna
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