lunedì 23 dicembre 2013


L'amore.la Serenita' ed il rispetto che dimostriamo a noi stessi e agli altri, possano sempre accompagnarci, non soltanto in questo Santo giorno, ma nel tempo a venire.
Ed in questo clima di feste, che voglio AUGURARE un felicissimo NATALE a voi e alle vostre Famiglie.     TANTI AUGURI.






L'amore, la Serenità ed il rispetto che dimostriamo a noi stessi e agli altri, possano sempre accompagnarci, non soltanto in questo Santo giorno, ma nel tempo a venire.

Ed in questo clima di feste, che voglio AUGURARE un felicissimo NATALE a voi e alle vostre Famiglie. TANTI AUGURI.

                                              il Fiduciario
                                           Luciano Graziano     

lunedì 9 dicembre 2013



REGOLAMENTO CONCORSO MAÎTRE DELL’ANNO 2014

1) Ogni anno l’A.M.I.R.A decide il tema del concorso che ogni concorrente poi elaborerà a
suo piacimento.(per l’anno in corso il tema è “ IL VITELLO O MANZO” (tutte le loro
parti).
Quest’anno le semifinali si terranno durante la FIERA a Rimini nelle giornate del 20/21/22
gennaio 2014, il primo giorno parteciperanno le sezioni del PIEMONTE,
LOMBARDIA, TRIVENETO, LIGURIA, EMILIA ROMAGNA E SEZIONI
DELL’ESTERO.
Il secondo giorno TOSCANA, MARCHE, LAZIO, SARDEGNA,
ABRUZZOMOLISE.
Il terzo giorno, CAMPANIA, PUGLIA, BASILICATA, CALABRIA, SICILIA.
Le regioni partecipanti verranno divise su tre batterie (con sorteggio) con i rispettivi
giudici e ogni giorno si qualificherà un maître e un giovane per ogni batteria, che
disputeranno poi la finale durante il Congresso 2014.
2) Possono partecipare i soli Soci Effettivi e Maître Aspiranti in regola con la quota associativa
dell’anno in corso (ogni Fiduciario dovrà controllare che siano in regola). Si ricorda che
possono partecipare un massimo di quattro (4) Soci e un (1) Giovane per Sezione.
3) Il concorrente dovrà gareggiare esclusivamente con lo smoking, non portare orecchini (per i
maschi), braccialetti, grossi anelli e vistosi tatuaggi.
4) I concorrenti dovranno gareggiare solo con piatti, bicchieri messi a disposizione
dall’organizzazione, questo sia nelle semifinali e finali.
Per le semifinali a Rimini ogni concorrente dovrà portare con sé clips, ciotoline, boule,
salsiere, piatti di portata, in quanto elementi difficili da reperire in fiera. Il Socio dovrà
inoltre provvedere a portare tutte le derrate alimentari necessarie per la preparazione
della ricetta.
Per la finale il materiale sarà invece messo a disposizione dall’hôtel.
5) Si potrà usare solo una lampada (sarà possibile l’utilizzo di un rechaud per tenere in caldo le
vivande durante l’esecuzione).
6) Non sono consentiti attrezzi da cucina.
7) Le padelle (una o più) che si utilizzeranno devono essere esclusivamente quelle per flambé e
non è consentito riscaldarle precedentemente.
8) Il vincitore della finale non potrà nuovamente partecipare al concorso prima di cinque
anni.
9) È obbligatorio l’utilizzo di prodotti Italiani (fatta eccezione prodotti esteri come cognac,
wodka, liquori, senape ect. ), al fine di valorizzare i prodotti del proprio territorio.
10) L’abbinamento sarà esclusivamente con vino di produzione italiana.
11) Le guarnizioni devono essere commestibili e non devono essere preponderanti al cibo.
12) Per esigenze di sponsorizzazione il tema gastronomico della finale e il vino in abbinamento
potrebbero essere differenti da quelli presentati alla semifinale. In questo caso i concorrenti
verranno informati dalla Presidenza.
13) La giuria sarà composta da TRE persone: obbligatoriamente da un Gran Maestro, un
esperto del vino, un esperto di gastronomia.
Il Gran Maestro sarà Presidente della giuria, dovrà essere un G.M. non appartenente alle
sezioni in gara e sarà designato dal Gran Cancelliere.
Per la finale i giudici saranno cinque, due dei quali giudicheranno esclusivamente il gusto
del piatto. Oltre al premio di Maître dell’Anno verrà assegnato un riconoscimento al piatto
che avrà guadagnato il punteggio più alto per il solo gusto.
14) I voti della giuria saranno così espressi:
- Gran Maestro voti da 0-10 per la tecnica professionale e punti da 1-5 per il gusto del
piatto.
- Esperto del vino voti da 0-10 per l’abbinamento vino-cibo, presentazione, stappatura e
esame organolettico del vino.
- Esperto di gastronomia voti da 1- 5 per il gusto e presentazione del piatto finito.
PER UN TOTALE MASSIMO DI 30 PUNTI
NOTA BENE per quanto riguarda la tecnica professionale il Gran Maestro dovrà essere attento
che:
- Durante la fase di lavoro il maître tenga una posizione eretta,usi le altre attrezzature in
modo appropriato.
- La mise-en-place delle attrezzature, mènage, distillati e alimenti seguano una logica:
lampada al centro, distillati-mènage (olio,sale pepe ect.) -clips-succhi a destra, gli
alimenti e i piatti a sinistra (fatta eccezione per i mancini).
- Ci sia un utilizzo corretto delle clips.
- Durate la lavorazione non ci siano schizzi e non si sporchi la tovaglia.
- Il maître segua una tecnica per flambare, con una fiamma tenue e non un falò.
15) I giudici potranno fare domande al concorrente riguardanti la ricetta e l’abbinamento vino.
16) Nessuno all’esterno potrà parlare con essi.
17) Il concorrente avrà a disposizione un massimo di 20 minuti complessivi, di cui 5 per la
presentazione e l’esame organolettico del vino e 15 per la preparazione della ricetta.
18) Per i piatti di assaggio della giuria non è necessaria la guarnizione.
19) Ogni minuto in più verrà penalizzato di 2 punti. Il Presidente di giuria dovrà comunicarlo
immediatamente al concorrente.
20) Il Gran Maestro Presidente di Giuria che non farà scrupolosamente rispettare il
regolamento verrà sospeso dal presiedere ad altre manifestazioni.
21) Il Presidente dell’A.M.I.R.A o un suo delegato sarà presente alle semifinali e alle finali,
potrà intervenire in qualsiasi momento e nel giudizio finale, se noterà qualcosa non in
sintonia con il regolamento.
22) I componenti del Consiglio che a loro avviso noteranno delle anomalie, dovranno farlo
presente immediatamente ed esclusivamente al Presidente o ai Vice Presidenti A.M.I.R.A.
23) Eventuali dissensi pubblici comporteranno il differimento ai Probiviri.
24) Il giudizio della giuria convalidato dal Presidente sarà inappellabile
.
Milano 1 dicembre 2014

Il Presidente                                                                          Il Cancelliere                                                
Carlo Hassan                                                                        Valerio Beltrami

mercoledì 23 ottobre 2013

Cantine Patria

Logo Patria
Le cantine Patria prendono nome dalla contrada Patria, presso Monreale: fu in quella contrada che la famiglia Di Miceli acquistò un feudo nel 1950. Molti anni più tardi, nel 1998 per l’esattezza, il presidente della soc. Coop. Patria Francesco Di Miceli forte della sua esperienza da agronomo ed enologo, rileva la vecchia cantina “Torrepalino” , storica cantina vitivinicola nata nel 1975 con sede a Solicchiata piccola frazione del comune di Castiglione di Sicilia nella provincia di Catania, versante Nord dell’Etna a circa 700m s/m.
La storia di Torrepalino si interseca con quella della torre di avvistamento Aragonese che sorgeva a difesa e guardia del territorio. In cima alla costruzione ergeva fiero un “palino”, indicatore direzionale, orientava le carovane e i viandanti tra il porto commerciale di Riposto e quello di Milazzo, entrambi strategici nel sistema di trasporto vitivinicolo commerciale siciliano e nello spostamento dei vari uomini e mezzi. Da qui nasceva il nome “Torrepalino”. Fu il presidente Di Miceli che decise la modifica del nome trasferendo l’eredità all’altra cantina di cui era già amministratore in contrada Patria, a Monreale (PA). In questo modo si andarono a formare un insieme di cantine in vari parti del territorio siciliano ed una azienda madre presso Solicchiata che accoglie e lavora tutta l’uva conferita.
Pur aperta ad innovazioni e sperimentazioni, la cantina punta all’eccellenza partendo dai vigneti, il cui monitoraggio è volto a comprenderne la maturità fenolica e quindi il giusto periodo di vendemmia. L’estensione globale dei terreni vitati è di circa 350 ettari. La maggior parte degli impianti viene allevato a spalliera con una potatura a cordone. Alcune superfici vengono ancora allevata ad alberello. Il vigneto più antico risale alla metà del 1900, ma l’età media delle viti è molto variabile. Negli ultimi anni la cantina ha applicato le più moderne tecnologie volte all’ottenimento di una sempre maggiore qualità della produzione.
La cantina produce vini con un’espressione territoriale altissima, destinati ad incontrare i gusti non di tutti ma solo quelli di coloro che nel vino apprezzano la forte personalità. La tipicità di queste produzioni che, fino al decennio precedente restringeva il mercato, con il tempo è diventata il plus valore della cantina. La produzione aziendale ha, infatti, il core business incentrato sulla denominazione di origine controllata Etna, nella tipologia rosso, bianco e rosato.
Disponendo di uve provenienti da vigneti collocati strategicamente in diverse aree dell’isola, è possibile diversificare la produzione avendo cura di scegliere le uve più adatte per le produzioni di eccellenza. In riferimento alle uve coltivate in terreni di origine vulcanica, ad esempio, i vitigni ad alta quota vengono utilizzati nella produzione dello spumante Palici (una vera perla enologica) che si caratterizza per una certa unicità, mentre quelli localizzati a bassa quota e soggetti ad una migliore esposizione vengono utilizzati per produrre i vini rossi giovani e le Riserve; per quest’ultime vengono utilizzati specificatamente vigneti con impianto ad alberello di circa 80 – 100 anni di età e solo dalle buone annate. Sono proprio le diverse altitudini ed esposizioni che conferiscono ai suddetti vini le caratteristiche di cui sopra.
Accanto alle uve autoctone, sono stati acclimati anche vitigni internazionali come lo Chardonnay, il pinot noir ed il Cabernet, cui il clima e le peculiarità del territorio hanno conferito nuove personalità. Queste uve sull’Etna trovano un’espressione più fine ed elegante, meno strutturata rispetto alle produzioni di altre zone. Gli altri vitigni internazionali come il Nero d’avola, il Viogner, il Syrah ed il Merlot provengono da uve prodotte nei territori argillosi e caldi della provincia di Gela e dagli appezzamenti del palermitano. Un altro vitigno molto pregiato è il Moscato di Noto la quale uva viene fatta appassire in pianta grazie al clima favorevole presente nel territorio di Gela che permette una giusta asciugatura del grappolo senza rovinarlo; dalla pigiatura di quest’uva otteniamo un elegante passito molto fruttato e leggermente alcolico dal nome Eneo.

sabato 6 aprile 2013


Nasce A.M.I.R.A. Sicilia Valle dei Templi




Si è insidiato ieri 05/03/2013 il neonato direttivo della nuova sezione di Agrigento e Caltanissetta, che prende il nome di "A.M.I.R.A. Sicilia Valle dei Templi". La presentazione  è avvenuta nelle sale del ristorante Kokalos ad Agrigento. Per la Giunta Nazionale erano presenti : il Presidente Carlo Hassan con i collaboratori Antonino Reginella e Nino Scarpinato, inoltre ha testimoniare l'evento il Fiduciario della sezione Sicilia Orientale Luciano Graziano con parte della sua delegazione, Ospiti come: Gaetano Pendolino fondatore del consorzio turistico "Valle dei Templi", alcuni ristoratori della zona ed i componenti tutti della sezione.

L'intendo sulla pertinenza "A.M.I.R.A. Sicilia Valle dei Templi" dell'insignito fiduciario Maìtre Sommelier Gerlando Lorenzano è di fare nascere una fitta rete di collaborazione tra le associazioni di categoria e le istituzioni del territorio, affinché si riesca a rilanciare il turismo agrigentino,  coadiuvato da: Carmelina Graziano "Vice Fiduciario", Giuseppe Brunco "Vice Fiduciario Vicario", Enzo Montante "Segretario e Tesoriere",  Claudia Caci "Addetto Stampa", Salvatore Di Carlo "Maestro dei Vini" a seguire tutti gli iscritti alla sezione. 

                                                                                                       S.L.






                                                                                                                                    

mercoledì 6 marzo 2013



Seconda assemblea AMIRA  Sezione Sicilia Orientale 

 In sintesi lo scopo della nostra assemblea di ieri 05/03/2013 è stato quello di promuovere il territorio ed annessi prodotti d'eccellenza ed ovviamente lo scambio è la cultura aggiunta alla crescita professionale.
Niente di meglio della cantina Al-Cantara che ci ha ospitati nel "Spazio Al-Cantara Enoteca-Atelier" con scenografie ed allestimenti d'autore, dove la scienza Enologa si fonde con le arti figurative e letterali.
 L'assemblea è stata presieduta dal Presidente Nazionale Carlo Hassan in visita tra le sezioni dettando le linee guida da perseverare all'interno della sezione, ed in occasione sono stati convalidati i responsabili sul territorio delle città di pertinenza della nostra sezione. Che sono: il Gran Maestro della ristorazione  Antonino Di Falco (ora pensionato ed ex maitre del Park Hotel di Siracusa) per la città di Siracusa, Signor Santo Marchese (maitre presso Menza Catania) per la città di Catania, Signor Roberto Scimone (maitre presso Hotel Caparena) per la città di Taormina, Signor Giorgio Trifirò (maitre ) per Milazzo e Barcellona(Messina). Questa suddivisione ha come intendo una gestione più capillare dell' AMIRA sia come sezione sia come conoscenza del territorio, in quanto la scelta e caduta su affiliati  ben addentrati nella zona d'appartenenza.
                                                                                                                                         
                                                                                                                        S.L.




martedì 5 febbraio 2013

A.M.I.R.A. SEZIONE DI TAORMINA SICILIA ORIENTALE

L'associazione Maitres Italiani della sezione di Taormina Sicilia Orientale segue incessante il programma culturale di enogastronomia sul territorio, intrapreso l'anno scorso sotto la direzione dell'allora neoeletto Fiduciario Luciano Graziano e sostenuto da tutti gli associati.
Compiuta la visita e degustazione nell'azienda vitivinicola Vivera e ora la volta dell'azienda Al-Cantara che ci ospiterà nei suoi locali di Catania, via Puglia 116.
Nel atelier enoteca denominato Spazio Al-Cantara si terrà il 05/03/2013 alle ore 15.00, la nostra seconda assemblea annuale di sezione con l'annessa enodegustazione. Oltre ai soci di sezione l'evento enoculturale è aperto a tutti, nel nostro intento di promuovere la cultura enogastronomica del territorio, la nostra associazione e la nostra professione.


Illustrazione dei vini proposti dall'Azienda Al-Cantara



O’ scuru o’ scuru


O scuru o scuruQuesto vino nasce all’ombra dell‘Etna, in una valle tra la catena montuosa dei Nebrodi e il vulcano.
Una valle che da sempre ha visto il connubio fra l’uomo e la vite .
I vitigni interessati sono: il Nerello Mascalese ed il Nerello Cappuccio, vitigni che danno vita alla Denominazione di Origine Controllata ETNA Rosso.
Il vigneto è situato nella parte nord del vulcano ad una altitudine di 650 metri slm. Il terreno è vulcanico, ricco di minerali e di scheletro.
Il vigneto, di circa 40/50 anni, è allevato ad alberello per mantenere le vecchie tradizioni nel pieno rispetto della qualità e del territorio.
La densità d’impianto è di 6000 ceppi per Ha.
L’uva viene raccolta manualmente in piccole ceste e subito pigiata e separata dai raspi.
Il pigiato viene raccolto in recipienti di acciaio inox dove avviene la fermentazione in presenza delle vinacce, alla temperatura di 26º-28° C.
Finita la fermentazione alcolica il vino rimane in presenza delle vinacce ancora per una settimana prima della svinatura.
Questo permette di trarre dalla buccia e dai vinaccioli una notevole struttura. Il vino ottenuto viene introdotto in botti di rovere di 225 litri dove avviene la fermentazione malolattica.
Nelle barriques, il vino rimane per otto mesi affinando sul feccino nobile.
Dopo uno o più anni di affinamento in recipienti di acciaio il vino va imbottigliato.
Il vino si presenta rosso rubino intenso con una buona consistenza. Al naso si percepiscono sentori di frutta di bosco matura, di spezie e vaniglia.
In bocca si presenta caldo, morbido e fresco con tannini morbidi e una discreta sapidità e abbastanza persistente.
Lo possiamo abbinare con eleganti bolliti, arrosti di carni rosse, selvaggina,formaggi freschi (primo sale e provola dei Nebrodi).

Scheda Tecnica

Nome: O’ Scuru O’ Scuru
Classificazione: DOC Etna Rosso
Vitigno: Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio 
Superficie vitata: 4 ettari
Comune di produzione: Randazzo (CT)
Contrada: Feudo S. Anastasia
Densità delle vigne: 6.000 ceppi per ettaro
Altitudine: 650 metri s.l.m.
Tipo di suolo: vulcanico, ricco di minerali e di scheletro
Età delle vigne: 40/50 anni
Sistema di allevamento: doppio cordone speronato
Resa media: 30 Quintali per ettaro 
Fertilizzazione: organica
Fermentazione: in rosso per 8/10 giorni
Malolattica: Spontanea a seguire la fermentazione alcolica
Affinamento: 8 mesi in rovere Francese e Bulgaro, 6 mesi in acciaio, 6 mesi in bottiglia
Produzione: 8.000 Bottiglie
Prima annata: 2005
Gradazione alcolica: 13,5 -14,5% vol.
Capacità di affinamento in bottiglia: 5-7 anni






‘U Toccu


u-toccuQuesto vino nasce all’ombra dell’Etna in una valle tra la catena montuosa dei Nebrodi e il vulcano.
Una valle, che da sempre ha visto l’uomo, impegnato a lottare ed innovare per rendere questa terra aspra e nera una ricchezza per il corpo e l’anima; di questo connubio n’é frutto il nostro Pinot nero, vitigno di grande prestigio internazionale che qui si è ben acclimatato.
Il vigneto è situato nella parte nord del vulcano ad una altitudine di 650 slm circa. La forma di allevamento è a doppio cordone speronato. Questa doppia forma di allevamento nasce e dipende dalla dimensione delle “terrazze”. Controspalliera e Guyot, nelle terrazze più larghe, alberello, nelle terrazze più strette. Il tutto per lasciare inalterato il territorio.
L’uva viene raccolta manualmente in piccole ceste e diraspata.
Il pigiato viene raccolto in recipienti di acciaio inox dove avviene la fermentazione in presenza delle vinacce, alla temperatura di 26 – 28° C.
Dopo il termine della fermentazione alcolica, circa 9 giorni, il vino rimane in presenza delle vinacce per circa un mese.
Il vino ottenuto viene introdotto in botti di rovere di 225 litri.
Nelle botti il vino rimane per sei mesi affinando sul feccino nobile.
Dopo ulteriori sei mesi di affinamento in recipienti di acciaio il vino è imbottigliato.
Il vino si presenta rosso rubino intenso e con una buona consistenza. Al naso percepiamo sentori di frutti rossi, di vaniglia ed infine una dolce note di cacao. In bocca si presenta morbido, fresco, sapido con un tannino elegante ed asciutto.
Lo possiamo abbinare a salumi e a carni bianche, allo stoccafisso o al baccalà.

Scheda Tecnica

Nome: ‘U Toccu
Classificazione: IGT Sicilia Rosso
Vitigno: Pinot nero
Superficie vitata: 0,5 ettari circa
Comune di produzione: Randazzo (CT)
Contrada: Feudo S. Anastasia
Densità delle vigne: 6.000 ceppi per ettaro
Altitudine: 650 metri s.l.m.
Tipo di suolo: Vulcanico/argilloso, ricco di minerali e di scheletro
Età delle vigne: 10 anni
Sistema di allevamento: doppio cordone speronato
Resa media: 90 Quintali per ettaro
Fertilizzazione: Organica
Fermentazione: in rosso per 7/10 giorni
Malolattica: spontanea a seguire la fermentazione alcolica
Affinamento: 6 mesi in barriques, 6 mesi in acciaio, 3 mesi in bottiglia
Produzione: 3000 Bottiglie
Prima annata: 2008
Gradazione alcolica: 13,5 – 14,5% vol
Capacità di affinamento in bottiglia: 6-10 anni





Lu veru piaciri


lu veru piaciriPoche cose nella vita ci rinfrancano dalle fatiche del tran-tran quotidiano. Sicuramente sono cose semplici come la vista di un prato fiorito, la chioma rigogliosa di un albero secolare e un buon bicchiere di vino condiviso con gli amici. Ed è proprio questa ricerca della semplicità che ci ha spinto a pensare ad un buon bicchiere di rosso .
Un ETNA che si possa bere da solo o possa accompagnare un buon piatto a base di carne.
Il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio, sono i vitigni che danno vita alla Denominazione di Origine Controllata ETNA Rosso. Il vigneto è situato nella parte nord del vulcano ad una altitudine di 650 metri slm. Il terreno è vulcanico ricco di minerali e con molta struttura. Il vigneto da cui proviene è allevato a controspalliera con una densità d’impianto di 6000 ceppi per Ha.
L’uva viene raccolta manualmente in piccole ceste, e giunta in cantina, va pigiata e separata dai raspi. Il pigiato viene raccolto in recipienti di acciaio inox dove avviene la fermentazione in presenza delle vinacce, alla temperatura di 25°C. Dopo 5 giorni si effettua la pressatura delle vinacce e si fa terminare la fermentazione alcolica; segue poi la fermentazione malolattica, affinando sul feccino nobile per tre mesi in botti di rovere.
Il vino si presenta rosso rubino intenso e abbastanza consistente.
Al naso, percepiamo inizialmente un sentore floreale con sentori di frutti rossi, mandorla, cannella e cacao. In bocca, è morbido e fresco; il tannino tipico del vitigno elegante ed asciutto gli una discreta persistenza.
Lo possiamo abbinare con arrosti di carni rosse, timballi di pasta e salumi.

Scheda Tecnica

Nome: Lu Veru Piaciri
Classificazione: DOC Etna Rosso
Vitigno: Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio
Superficie vitata: 11 ettari nerello mascalese, 1 ettaro nerello cappuccio
Comune di produzione: Randazzo (CT)
Contrada: Feudo S. Anastasia
Densità delle vigne: 6.000 ceppi per ettaro
Altitudine: 650 metri s.l.m.
Tipo di suolo: Vulcanico, ricco di minerali e di scheletro
Età delle vigne: 10 anni
Sistema di allevamento: doppio cordone speronato
Resa media: 75 Quintali per ettaro
Fertilizzazione: organica
Fermentazione: in rosso per 8/10 giorni
Malolattica: spontanea a seguire la fermentazione alcolica
Affinamento: 3 mesi in botti di rovere, 10 mesi in acciaio, 3 mesi in bottiglia
Produzione: 15000 Bottiglie
Prima annata: 2008
Gradazione alcolica: 13-14% vol.
Capacità di affinamento in bottiglia: 2-4 anni







Luci Luci


luci luciVino bianco DOC Etna ottenuto con uve di carricante in purezza.
Le uve sono coltivate in una valle tra il vulcano e i monti Nebrodi, ad una altitudine di 650 metri slm.
La terra è color cenere ricca di minerali, fine e soffice ed al contempo di grande struttura. La raccolta avviene intorno alla metà di ottobre.
L’uva raccolta in cassette, grappolo per grappolo e si effettua la pressatura senza diraspatura.
In seguito il mosto si lascia decantare per 48 ore e il mosto purificato dalle sostanze più grossolane viene fatto fermentare in serbatoi di acciaio a 12º -14° C per circa 15 giorni, quindi il nostro vino viene travasato almeno due volte per eliminare le fecce più grossolane e di seguito inizia e completa la fermentazione malolattica in vasche di acciaio dove rimane sul feccino per almeno 6 mesi.
Il vino si presenta giallo paglierino abbastanza consistente.
Al naso si presenta con note di fiori bianchi e di frutta fresca di mela gialla e frutta tropicale accompagnate da note minerali tipiche del carricante.In bocca si presenta fresco, ampio, dotato di una buona sapidità.
Temperatura di servizio 8-10° C
Lo possiamo abbinare a formaggi stagionati, carni bianche e crostacei.

Scheda Tecnica

Nome: Luci Luci
Classificazione: DOC Etna Bianco
Vitigno: Carricante 100%
Superficie vitata: 2 ettari
Comune di produzione: Randazzo (CT)
Contrada : Feudo S. Anastasia
Densità delle vigne: 6.000 ceppi per ettaro
Altitudine: 650 metri s.l.m.
Tipo di suolo: Vulcanico ricco di minerali e di scheletro
Età delle vigne: 10 anni
Sistema di allevamento: doppio cordone speronato 
Resa media: 75 Quintali per ettaro
Fertilizzazione: organica
Fermentazione: in bianco per 12 giorni a 14 gradi
Malolattica: spontanea a seguire la fermentazione alcolica
Affinamento: 12 mesi in acciaio, 6 mesi in bottiglia 
Produzione: 8000 Bottiglie
Prima annata: 2007
Gradazione alcolica: 12-13,5 % vol.
Capacità di affinamento in bottiglia: 5-7 anni



lunedì 28 gennaio 2013


28 Gennaio 2013

RICONOSCIMENTO DELL’ “A.M.I.R.A. - TAORMINA - SICILIA ORIENTALE” AL GIORNALISTA RODOLFO AMODEO

     Il giornalista professionista Rodolfo Amodeo è stato nei giorni scorsi insignito di un attestato di riconoscimento da parte della sezione “Taormina - Sicilia Orientale” dell’“A.M.I.R.A.”, ossia l’Associazione dei Maîtres Italiani di Ristoranti ed Alberghi, per quanto da lui pubblicato negli ultimi mesi in merito alle iniziative dell’importante sodalizio. 

     A consegnarglielo sono stati il fiduciario ed il vice fiduciario di sezione, rispettivamente Luciano Graziano edAlfio Cantarella, nel corso di una cerimonia svoltasi presso l’azienda vitivinicola “
Vivera” di Linguaglossa (CT), in contrada Martinella, nell’ambito di un’enodegustazione dei pregiatissimi vini della rinomata cantina, organizzata dall’“Amira Sicilia Orientale” per tenere a battesimo il nuovo anno sociale. 

     Amodeo ha ringraziato il fiduciario Graziano, il vice Cantarella ed il segretario Sebastiano Lobello per il gentile pensiero e si è complimentato con loro per lo slancio dato alle attività della sezione “Amira” da essi guidata attraverso l’organizzazione di concorsi, eventi enogastronomici e degustativi ed iniziative formative per gli studenti degli istituti alberghieri. 

     Il giornalista ha, altresì, rivolto parole di elogio ai “padroni di casa”, ossia alla laboriosa ed ospitale famiglia Vivera, che da Corleone (Palermo) ha deciso di venire a coltivare le uve dei vigneti alle pendici dell’Etna, producendo raffinatissimi vini di eccelsa qualità, come i rossi “Terra dei Sogni” e “Martinella” ed i bianchi “Salisire”, “A’mami” ed “Altrove”, protagonisti della degustazione di quel piacevole pomeriggio di fine gennaio. 

sabato 26 gennaio 2013



Avrà inizio ufficialmente dopodomani, lunedì 28 gennaio, l'attività per l'anno 2013 della sezione "Taormina - Sicilia Orientale" dell'A.M.I.R.A., ovvero il di­staccamento regionale del­l'Associazione dei Maitres Ita­liani di Ristoranti ed Alberghi, il cui nuovo Consiglio Diretti­vo, guidato dal fiduciario Lu­ciano Graziano, si è insediato alcuni mesi addietro.
L'appuntamento è nel Co­mune etneo di Linguaglossa, alle ore 14.30, presso l'azienda vitivinicola "Vivera" di con­trada Martinella, che ospiterà l'assemblea di sezione cui farà seguito una degustazione gui­data in cantina dei migliori prodotti della rinomata etichet­ta etnea.
Un meeting analogo è sta­to fissato dall'Amica per mer­coledì 20 febbraio a Catania nell'azienda vitivinicola "Al­Cantàra" (avente i suoi vigneti nel territorio di Randazzo).
Oltre ai dirigenti ed ai soci del sodalizio organizzatore, al­le degustazioni possono parte­cipare anche altri professioni­sti della ristorazione e semplici cultori di enogastronomia, ov­viamente dietro prenotazione da effettuare telefonando al 339-2191741.
A promuovere, con il con­vinto avallo del fiduciario Gra­ziano e del segretario Sebastia­no Lobello, i due incontri de­gustativi e di lavoro è stato Al­fio Cantarella, vice fiduciario dell'A.M.I.R.A.  Sicilia Orientale  Taormina nonché stimato docente di "Sala Bar" presso l'Istituto d'Istruzione Superio­re "Enrico Medi" di Randazzo.
«La nostra associazione spiega il prof. Cantarella vuole concretamente aprirsi al territorio,   valorizzando le sue migliori realtà enogastrono­miche e turistico ricettive.
Pertanto, anziché riunirci tra le quattro mura della nostra sede, abbiamo pensato di in­contrarci e discutere "fuori ", contribuendo a promuovere l'immagine e le pregiatissime produzioni delle aziende che generosamente ci ospitano
R.A.

giovedì 3 gennaio 2013